sabato 25 gennaio 2020

Conosciamo Pitagora






Pitagora nasce a Samo, in Grecia, intorno al 570 a.C. (sembra che quando fosse ancora nella pancia della mamma, l'oracolo di Delfi abbia predetto ai genitori: "Farà grandi cose per l'umanità!").I genitori lo fanno studiare sia a Samo che in altri luoghi del mondo, così Pitagora si ritrova a viaggiare per la Grecia, , in Egitto (vi dimora per circa 20 anni), qualcuno dice che arrivi anche in India e in Oriente...

Fatto sta che in questo modo riesce ad imparare tutto ciò che era stato studiato sulla matematica e sulle scienze a quel tempo. 

Mentre vive in Egitto, durante un tumulto, viene catturato dai Babilonesi e portato come prigioniero a Babilonia. Dimostrando le sue doti e il suo ingegno, è però liberato e ospitato dai Magi (i Re Magi del presepe...sì, proprio quelli!), grandi uomini saggi e viaggiatori. Anche i Magi gli insegnano ciò che sanno sulla matematica: moltissime cose...tra cui un famoso teorema...ne avete mai sentito parlare?
Ora tutti lo conoscono come il TEOREMA DI PITAGORA, ma in realtà Pitagora non fu l'inventore, ma colui che lo rese famoso.
Lo studierete alla scuola secondaria, ma chiedete ai vostri genitori e ai vostri nonni e scoprirete quanto è famoso!


Dopo aver viaggiato e studiato per moltissimi anni, ormai adulto, Pitagora decide di tornare a Samo, sua città natale, e di fondare una scuola. Nella scuola si insegnano 4 materie: la matematica, la geometria, l'astronomia e la musica . Purtroppo è costretto a chiudere la scuola perchè chi governava a Samo non era affatto contento di tutta quella gente che arrivava per iscriversi.

Ormai anziano, decide di andare a vivere nella Magna Grecia, più precisamente nella città di Crotone (Italia!!!).

Anche qui fonda una nuova scuola, simile alla precedente, ma stavolta con delle regole ferree, ecco le più importanti:
1. Per essere ammessi alla scuola pitagorica bisogna prima passare un lungo periodo in osservazione (anche degli anni!). Chi vuole diventare pitagorico non può partecipare direttamente alle lezioni e alle discussioni: deve ascoltare in silenzio ciò che viene detto, non parlare né intervenire e rimanere seduto in disparte.
2. Una volta ammessi alla scuola pitagorica, i nuovi allievi devono trasferirsi a vivere alla scuola e sono considerati tra loro come dei fratelli.
3. È vietato scrivere!!! Tutto ciò che viene studiato non può essere scritto e va tenuto segreto! Questo perché se gli scritti vanno in mano a persone che non fanno parte della scuola, le cose studiate possono essere mal interpretate.
4. Chi frequenta la scuola deve seguire una dieta vegetariana e cibarsi solo degli alimenti consentiti: sono vietati alcuni tipi di legumi, come le fave.
5. Ciò che viene insegnato da Pitagora non può essere contestato: è vero e basta! Si dice infatti: “ipse dixit” cioè “l’ha detto lui”, quindi è vero!
6. Alla scuola si insegna che “tutto è numero”, cioè le leggi della natura possono essere espresse attraverso dei numeri: i numeri sono presenti in tutto ciò che facciamo. Per Pitagora, tutto è misurabile grazie ai numeri naturali.
7. A scuola sono ammessi tutti, anche le donne (cosa non scontata, per quel tempo).

8.  Tutti devono imparare a suonare uno strumento musicale. La musica, infatti aiuta a rilassarsi e aumenta la concentrazione.

La scuola aveva un simbolo segreto che tutti i pitagorici usavano come riconoscimento: il pentagramma, cioè la stella a cinque punte.


Pitagora aveva un numero preferito, numero che era considerato sacro per la sua scuola. I pitagorici scrivevano i numeri utilizzando dei sassolini e disponendoli in vari modi. Il numero sacro era questo:




In realtà non sembra proprio un numero...assomiglia a prima vista a un triangolo. Ma contando i sassolini si può dire che siano 10.

10 infatti è quello che dai pitagorici veniva chiamato "tetraktys" (da "tetra" = 4, infatti ci sono 4 sassolini per ogni lato del triangolo), il numero sacro.

Il legame tra numeri e figure era davvero importante per i pitagorici: costruivano infatti numeri triangoli, rettangoli e quadrati.



Proviamoci anche noi!


Numeri triangoli: per fare un numero triangolo si può fare
1 + 2 = 3
1 + 2 + 3 = 6
1 + 2 + 3 + 4 = 10
1 + 2 + 3 + 4 + 5 = 15
e così via...








Numeri rettangoli: per fare i numeri rettangoli si può fare
2 x 3 = 6
7 x 5 = 35
3 x 4 = 12
e così via...
Tutti i risultati delle moltiplicazioni sono numeri rettangoli!


Attenzione però: i numeri che stanno "solo su una riga" (cioè tutti i "x1") non possono essere considerati numeri rettangoli. Ad esempio, 5 non è un numero rettangolo perché 5 sassolini possono essere disposti unicamente su una riga, non a formare un rettangolo propriamente detto.




Numeri quadrati: per fare un numero quadrato si può fare
3 x 3 = 9
5 x 5 = 25
2 x 2 = 4
e così via...

Si tratta anche qui di moltiplicazioni, ma di fattori uguali tra loro. I numeri quadrati sono un sottogruppo dei numeri rettangoli, sono infatti moltiplicazioni "particolari"



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