Abbiamo osservato la terra con la lente di ingrandimento
Abbiamo visto che la terra dell'orto, quella del giardino e quella del sacchetto comprato hanno colori diversi. Abbiamo annusato la terra.
Queste sono le cose che abbiamo trovato nel nostro piattino di terra. Le abbiamo divise in cose viventi (V) e non viventi (NV). Alcune cose che prima erano viventi ora sono morte.
Cosa c'è nella terra?
Abbiamo prima pesato un piattino: 12 grammi
Lo abbiamo poi riempito di terra: 276 grammi
276 - 12 = 264 grammi è il peso della terra.
Abbiamo messo il piatto al sole.
Dopo due giorni abbiamo ripesato il piatto:
212 -12= 200 grammi
64 grammi in meno...
La terra era piu' secca, e abbiamo capito che il peso che mancava era quello dell'acqua che era andata da qualche parte...
Qualcuno ha detto che l'acqua era evaporata, ma noi non l'abbiamo vista...Allora abbiamo provato a vederla chidendo in un sacchetto un po' di terra e attaccando il sacchetto ai vetri della nostra aula.
Il giorno dopo ecco cosa abbiamo visto: tante goccioline sulle pareti del sacchetto che era appannato!
Abbiamo poi riempito fino allo stesso livello due contenitori, in uno abbiamo messo acqua, nell'altro abbiamo messo terra. In tutti e due il livello era a 250.
La domanda era: se versiamo l'acqua nella terra arriveremo al doppio di 250, cioè a 500?
Solo 5 bambini hanno detto che non sarebbe andata così perchè l'acqua sarebbe entrata nella terra, e avevano ragione!
Abbiamo visto bollicine che uscivano dall'acqua, e il livello alla fine era molto più basso di 500.
Che cos'erano le bollicine? Aria!
Ecco altre due cose contenute nella terra:
acqua e aria
Abbiamo poi riempito due vasi di vetro con terre diverse, in uno abbiamo messo la terra del nostro giardino, nell'altra terriccio comprato.
Abbiamo aggiunto acqua e mescolato, e poi abbiamo lasciato a riposare i barattoli per un giorno. Le nostre ipotesi erano che sul fondo avremmo trovato le cose più pesanti, sassolini, sabbia...
Ecco cosa abbiamo osservato dopo un giorno: nei due barattoli sul fondo si sono depositate le cose più pesanti come avevamo immaginato, ma sull'acqua nel barattolo che contiene la terra buona galleggia uno strato di terra molto scura: è l'humus!
Ci siamo chiesti se l'acqua riesce a passare più rapidamente attraverso la sabbia, la ghiaia o l'argilla. La maggioranza ha pensato che l'acqua sarebbe passata più velocemente attraverso la sabbia, pochi hanno pensato all'argilla...
Per verificare le nostre previsioni abbiamo riempito tre imbuti fatti con bottiglie di plastica: in uno abbiamo messo argilla, in uno ghiaia e in uno sabbia.
I tre tappi hanno un piccolo foro al centro, e per evitare che la sabbia e l'argilla passassero abbiamo messo un poco di cotone dentro i tappi.
Tre bambini avevano il compito, al via, di versare nello stesso momento l'acqua nei tre imbuti.
Siete curiosi di sapere chi ha vinto?
Guardate qui.
- Dall’imbuto contenente ghiaia, l’acqua è passata velocemente nel contenitore inferiore perché la ghiaia, molto compatta, non ha assorbito particelle di acqua.
- Dall’imbuto contenente sabbia l’acqua è passata meno velocemente e in minore quantità perché è stata assorbita in parte dalla sabbia.
- Dall’imbuto contenente argilla l’acqua è passata molto lentamente e in minore quantità perché è stata assorbita quasi completamente dall’argilla.
La porosità di un suolo è la misura degli spazi vuoti presenti al suo interno, quindi indica la sua capacità di assorbire e trattenere i liquidi.
Il potere assorbente di un suolo è la capacità di trattenere le sostanze nutritive utilizzate dalle piante. Argilla e humus hanno un alto potere assorbente.
In due vaschette stiamo mettendo i semi dei frutti che mangiamo e di fiorellini, bagniamo la terra (vedete le gocce di vapore acqueo sul coperchio?). Abbiamo rotto alcuni gusci dei semi di pesca e altri li abbiamo messi interi... Aspettiamo...
Facciamo i mattoni di argilla e paglia
L'uomo ha copiato dagli animali l'abilità di costruire abitazioni con terra e paglia.
Guardate questa rondine!
La tecnica di costruzione dei mattoni crudi è molto antica, si usava il mattone crudo (usato perchè era difficile trovare legna da bruciare per cuocerlo) e più avanti il mattone cotto.
Ancora oggi nei paesi più poveri del mondo gli uomini costruiscono le capanne e le case con i mattoni di fango e paglia.
Antica città di Djenné (Mali) Date: 18/02/2005 Author: Francesco Bandarin Copyright: © UNESCO ALTRE FOTOGRAFIE DELLA CITTA'
OCCORRENTE: vaschetta di plastica, terra mista a argilla. Acqua, paglia a pezzetti e erba, confezioni in domopack di succhi di frutta, olio di vaselina o di semi.
PROCEDIMENTO: mettiamo la terra e l'erba secca nella bacinella, aggiungiamo l’acqua e impastiamo fino a ottenere un impasto non troppo molle. La maestra ha tagliato una faccia del cartone del succo di frutta per farne uno stampo e noi lo abbiamo riempito fino all’orlo con l’impasto. Abbiamo gli stampi al sole, dopo qualche giorno li toglieremo dal contenitore e li lasceremo ancora al sole fino a quando non saranno completamente asciutti.
Ed ecco i nostri mattoni!
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Meravigliosa attività!
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